“Lavoro come un giardiniere o come un vignaiolo. Le cose maturano lentamente. Il mio vocabolario di forme, ad esempio, non l'ho scoperto in un sol colpo. Si è formato quasi mio malgrado". J.Mirò.

Il disegno è la grande passione di Gianni: "il piatto è la mia tavolozza".

Con pennellate rapide e precise, sfoderando un talento innato, un binomio di cura meticolosa e grande naturalezza, crea artistiche portate, attento a sollecitare tutti i sensi, a partire dalla vista e dall'olfatto.

I suoi piatti sono un tripudio di colori. Il riferimento agli artisti dei primi anni del novecento sono altrettanto chiari ed espliciti.

Surrealista e visionario, dai tratti inconfondibili. Capace di guardare sia agli artisti del Blaue Reiter sia alle più vicine correnti contemporanee.